Bloccate le costruzioni di nuovi edifici e l’assegnazione di nuove concessioni edilizie per 2 mesi

KATHMANDU POST, 18 maggio 2015 – Lunedì, il governo ha bloccato la costruzione di nuovi edifici e la pianificazione di nuovi terreni, in tutto il Paese, fino alla fine dell’anno fiscale, a metà Luglio.

Con una circolare, il “Ministero dello sviluppo locale e degli affari federali” ha istruito tutti i comuni di non approvare la pianificazione di case per i prossimi due mesi.
Lunedì, in un incontro fra diversi funzionari del governo, si è deciso di mantenere il divieto, fino a quando, possibilmente a metà luglio, verrà emesso un regolamento edilizio modificato.

La nuove legge, secondo i funzionari del governo, sarà più rigorosa della presente e verrà applicata con rigore. Il ministero ha, inoltre, indirizzato proprietari a limitare l’altezza degli edifici, in costruzione, a due piani.

La circolare, tuttavia, chiarifica che, le persone che abitano nei distretti colpiti dal sisma, potranno costruire edifici anti-sismici ed abitazioni ecologiche solo dopo aver ricevuto il permesso dalle autorità locali.

“Il divieto temporale è stato imposto per la sicurezza pubblica. Sarà abolito dopo i cambi necessari nelle norme di costruzione e dopo l’assicurazione della loro effettiva attuazione” dice Som Lal Subedi, Segretario del Ministero Locale dell’edilizia.
Sottolineando la necessità di riesaminare il regolamento edilizio, il ministero ha bloccato il regolamento edilizio e la costruzione di edifici commerciali durante questo periodo.
Ai proprietari di case è stata chiesta la rimozione, immediata, di muri lungo sentieri pedonali, considerando il rischio posto ai pedoni.
Al personale comunale è stata proibita la progettazione di edifici commerciali.
Si è riscontrato che tanti ingegneri hanno dato il permesso di costruire edifici senza considerare il futuro impatto con l’ambiente solo a scopi personali, di guadagno.
Dopo il devastante terremoto, le parti interessate hanno avuto diversi incontri per cercare di studiare e bloccare scappatoie e corruzione nell’edilizia.
Inizialmente si pensava di limitare l’altezza degli edifici a tre piani, successivamente la maggioranza degli esperti ha suggerito di ridurlo a due.
Gli interessati colpevolizzano la violazione del regolamento edilizio per il danno.
Molti edifici sono stati costruiti senza l’approvazione delle autorità, usando materiali scadenti ed omettendo le prove del sottosuolo, senza la consultazione ed approvo di ingegneri.
“Il nuovo codice edilizio prenderà in considerazione tutti questi fattori. C’è bisogno di un’accurata revisione e controllo delle leggi e regolazioni esistenti per promuovere sicurezza nell’edilizia” dice il segretario Subedi.
Gli interessati hanno cercato di creare un codice edilizio migliore con multe più severe per i trasgressori. La multa sarà di minimo Rp50,000.
Sono diversi gli addetti che pensano che le multe basse nel campo edilizio abbiano incoraggiato la corruzione e permesso a persone di affittare terreni per la costruzione di edifici commerciali a rate alte.
Fonti ufficiali dichiarano che, in futuro, ci saranno leggi diverse per quanto riguarda l’edilizia e la costruzione, in altezza,di edifici commerciali e residenziali. La “comunizzazione” e pianificazione di terreni verrà analizzata dal codice edilizio per bloccare l’urbanizzazione irregolare.

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Anche le guide alpine di InMont partecipano ai nostri progetti!

Le guide alpine Massimo, Guido e Gianni del gruppo InMont ci sostengono con un progetto in Nepal che andremo a definire a breve insieme.

Le donazioni per il progetto da loro sostenuto dovranno essere caratterizzate dalla causale NEPAL 2015 – UN PONTE TRA DI NOI e andranno effettuate tramite i nostri canali abituali come indicato alla pagina “sostienici”

Presidente Iacop su 39° anniversario del terremoto in Friuli

Trieste, 5 mag – Il 39° anniversario del terremoto del Friuli verrà ricordato dal presidente del Consiglio regionale del FVG Franco Iacop domani sera, 6 maggio, quando interverrà, insieme al consigliere regionale Enio Agnola, a Cornino di Forgaria, paese che fu decimato dal sisma.

La celebrazione, organizzata con l’impegno dell’Amministrazione comunale, della parrocchia e di associazioni e gruppi di volontariato, è l’occasione per alcune riflessioni sul tragico evento.

“È difficile – afferma il presidente Iacop – non associare le drammatiche immagini che ci giungono in questi giorni dal Nepal a quanto avvenne trentanove anni fa in Friuli: mille morti, 100mila sfollati, 18mila case distrutte, oltre 75mila danneggiate, 45 comuni rasi al suolo dalla furia devastatrice, 40 gravemente danneggiati, altri 52 danneggiati.

“Il terribile sisma del 1976 ha rafforzato le popolazioni del Friuli, che dal giorno dopo si sono rimboccate le maniche e con grande dignità, fermezza e determinazione, lavorando duramente – con l’indispensabile sostegno di tutti coloro che si prodigarono nell’immediato e delle istituzioni negli anni successivi – hanno saputo riportare a nuova vita case, scuole, chiese, fabbriche, palazzi, interi paesi.

“Di quell’esperienza – aggiunge Iacop – sono figlie diverse iniziative, una delle quali proprio in Nepal, e oggi idealmente accomuna queste terre così duramente colpite dalla furia della natura: mi riferisco soprattutto all’associazione di volontariato onlus Friuli Mandi Nepal Namastè, che da quindici anni è impegnata in diversi progetti in ambito sanitario, di istruzione scolastica, a sostegno di orfani e bambini con problematiche legate al decennio di guerra civile, al reintegro di donne-bambine vittime dello sfruttamento sessuale, ma anche nella costruzione di edifici scolastici, di pozzi per la captazione dell’acqua.

“Oltre a dare anche in questo frangente un aiuto materiale a quelle terre – conclude Iacop – il Friuli deve saper trasmettere a quelle popolazioni un messaggio di speranza, la stessa speranza alla quale hanno attinto trentanove anni fa le donne e gli uomini del Friuli per trovare la forza di andare avanti, per lasciarsi alle spalle un ricordo tragico e indelebile, per poter guardare a un futuro migliore”.

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